Sei in:  DIRITTI > “Costituzionale anche con la stepchild”

“Costituzionale anche con la stepchild”

comment : Off

L’ex presidente della Consulta ed ex Guardasigilli: “Ma l’articolo sulle adozioni non va ricondotto nella legge a un principio di uguaglianza”

di LIANA MILELLA su repubblica.it

ROMA. “Con o senza la stepchild la legge non rischia l’incostituzionalità”. É questa l’opinione dell’ex presidente della Consulta ed ex Guardasigilli Giovanni Maria Flick.

Dentro o fuori l’adozione dalla legge sulle unioni civili?
“È evidente che il problema della stepchild complica molto una questione semplice: il riconoscimento dei diritti fondamentali ai partner della coppia non sposata è urgente, necessario, indifferibile”.
In che senso la stepchild “complica la questione”?
“Perché da una parte si cerca di utilizzare l’opposizione alla stepchild per bloccare il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali; dall’altra, la si vuole usare per parificare l’unione della coppia omosessuale al matrimonio, oggi non consentita dall’articolo 29 della Costituzione, secondo l’interpretazione che ne dà la Consulta nella sentenza del 2010. Si tratta di due obiettivi fuori dalla logica doverosa del riconoscimento dei diritti fondamentali alla coppia omosessuale”.
In termini di diritti riconoscibili questo significa che la stepchild deve restare fuori?
“La stepchild non rientra nel principio di eguaglianza dei diritti tra la coppia omosessuale e il matrimonio. Perché vi è una differenza naturale tra la coppia di persone di sesso diverso e quella di persone dello stesso sesso che non può consentire di evocare il principio di eguaglianza”.
Ma allora per lei non è un problema di collocazione della stepchild in questa o in un’altra legge, lei è proprio contrario…
“Neanche per sogno. Non sono affatto contrario alla stepchild in sé, che infatti è stata più volte riconosciuta dai giudici in specifici casi. Sono contrario a ricondurla a un parametro di uguaglianza che non c’è tra coppie dello stesso sesso e coppie di sesso diverso, in termini di automatismo e di generalizzazione”.
Ma se le coppie tradizionali possono adottare uno dei figli del coniuge perché ciò dev’essere negato a quelle gay?
“Perché il diritto del bambino ad avere due genitori di sesso diverso non è la stessa cosa del diritto dei due componenti della coppia omosessuale ad adottare il figlio di uno di loro. Solo l’interesse del bambino può giustificare il riconoscimento del legame adottivo”.
Consiglierebbe di non fare la legge e demandare ai giudici, caso per caso, la soluzione del problema?
“Non si può fare una legge generale basata sul principio di eguaglianza in una situazione in cui quell’eguaglianza non c’è; si può e si deve superare la diseguaglianza quando sia necessario nell’interesse del bambino”.
Costituzionalmente rischia di più una legge con o senza la stepchild?
“Non è mio costume dare patenti di costituzionalità preventivi. Ma qui la presenza o l’assenza della stepchild non altera la costituzionalità della legge, sempre che rispetti le indicazioni della Consulta sulla differenza tra famiglia fondata sul matrimonio e unione omosessuale”.